Il Re del mondo
di René Guénon
di René Guénon
Un lavoro interessante, capitale per chi si occupa di antropologia culturale e di storia delle religioni. Ma ormai datato, come gli altri lavori dell'autore e i soliti Eliade, Evola, Zolla. La ricostruzione dell'immaginario sacro archetipico si ferma alla soglia dell'astrazione concettuale e non evoca la profondità polimorfica, assolutamente poietica del simbolo.
Del resto Guénon prende in considerazione soltanto le tradizioni che ci arrivano attraverso le religioni rivelate e i testi sacri indiani, limitando un campo che invece trae origine e consolida la sua semantica simbolica in tempi molto più antichi: mi riferisco al Neolitico.
Se non si legge Robert Graves, se non si legge Marija Gimbutas, i quali riportano la nascita del simbolismo sacro alle religioni preistoriche e alla loro percezione del Mondo come unicum omogeneo che non contempla distinzioni tra spirito e materia, sacro e profano, immanente e trascendente, Guénon apparirà sempre incompleto e riduttivo.
Recensione a cura di:
Cecilia Marchese.
Cecilia Marchese si è laureata in Lingue e Letterature Moderne con uno studio monografico dal titolo "Pasolini tra Mito e Storia: Appunti per un'Orestiade Africana".
Poetrice, scrittora, specialista di Storia, Culti e Culture dei Popoli Mediterranei, in particolare quelli preistorici e protostorici di area siciliana e nordafricana, appassionata studiosa dell'Islam nonché autrice di saggi brevi sui settori già citati.
http://www.myspace.com/fatimahcrossin
Cecilia Marchese.
Cecilia Marchese si è laureata in Lingue e Letterature Moderne con uno studio monografico dal titolo "Pasolini tra Mito e Storia: Appunti per un'Orestiade Africana".
Poetrice, scrittora, specialista di Storia, Culti e Culture dei Popoli Mediterranei, in particolare quelli preistorici e protostorici di area siciliana e nordafricana, appassionata studiosa dell'Islam nonché autrice di saggi brevi sui settori già citati.
http://www.myspace.com/fatimahcrossin
Bella recensione di un'opera importante di uno dei più grandi esoteristi dell'età contemporanea ( e non solo). Guénon rimane, infatti, a mio avviso, uno dei capisaldi della cultura esoterica al di là delle accuse (anche a sfondo politico) che gli sono state rivolte da taluni.
RispondiEliminaIl suo Tradizionalismo (intriso di perennialismo) con la sua metafisica divina indipendente da uomini e culture di ogni tempo, oltre ad essere molto affascinante coglie un elemento fondamentale e universale: ad un certo punto (o progressivamente) è successo qualcosa che ha creato un gap tra l'Uomo e l'Akasha.
Forse un giorno...
Saluti
Mr. B.